7 novembre 2012

International Film Festival of India 2012

La 43esima edizione dell'International Film Festival of India si svolgerà a Goa dal 20 al 30 novembre 2012. Il titolo di apertura è Life of Pi di Ang Lee. Nel cast Irrfan Khan, nel ruolo di Pi adulto e quindi del narratore, Tabu e Adil Hussain. Una curiosità: Ayan Khan, il figlio di Irrfan, in Life of Pi interpreta il fratellino di Pi. La pellicola verrà distribuita nelle sale del nostro Paese il 20 dicembre 2012 col titolo Vita di PiTrailer in italiano. Vi segnalo l'intervista concessa da Ang Lee a Karan Johar, pubblicata da Hindustan Times il 4 novembre 2012. Karan Johar interviews Ang Lee:
'Karan: Irrfan and Tabu are established names. Was it interesting to work with them?
Ang: Yes. They have so much respect from me. They are not the ones who said ‘yes’ to everything I said. They always made sure that what they were asked to do was okay. So I told them that it’s India, so you have to let me know. They are established actors. That’s why I don’t have anything to worry about. My main anxiety is that the reading is almost like a fable. I have worked on that story for the film and the script has been romanticised in the end. Since India is not home for me, my main anxiety is how people will receive the movie here. Will they raise their eyebrows or will they adore it? I don’t know'. 
Vedi anche:


Irrfan Khan, Tabu e Ang Lee

Kiss & Telly

Il 22 settembre 2012 Box Office India ha pubblicato l'articolo Kiss & Telly, dedicato alle aggressive attività promozionali televisive, attuate dai produttori cinematografici, a sostegno delle nuove pellicole in distribuzione. Non solo interviste: le star bollywoodiane offrono spesso dei cameo nelle soap più amate. 'According to the FICCI-KPMG media and entertainment report 2012, India is the third largest TV market after the US and China, registering 146 million TV households. Experts reveal that television is the largest medium for media delivery in India in terms of revenue and it represents 45 per cent of the total media industry. Here’s a different perspective: 623 TV channels are watched by people across the country every day. It’s an opportunity just begging to be exploited'.

La biblioteca Salaborsa e il cinema hindi

Vi segnalo che la biblioteca Salaborsa di Bologna offre un catalogo di film hindi in dvd.

Le prime del 13 novembre 2012: Jab Tak Hai Jaan

Il Diwali 2012 dovrebbe incoronare Yash Chopra re del botteghino. Jab Tak Hai Jaan possiede infatti tutte le carte in regola per conquistare folle oceaniche di spettatori. Chopra è tornato alla regia, dopo otto anni dal deludente (spero nessuno mi spari) ma amatissimo Veer-Zaara, con una nuova storia d'amore creata per esaltare la figura dell'eroe romantico per eccellenza del cinema indiano: Shah Rukh Khan. Ad affiancarlo Katrina Kaif, l'attrice attualmente più quotata al botteghino, e la spumeggiante Anushka Sharma. Location incantevoli, eccellente fotografia, sguardi, sorrisi, drammi e batticuore, coreografie e abiti da sogno. La colonna sonora, piuttosto classica, è composta dal premio Oscar A.R. Rahman. JTHJ offre uno Shah Rukh anche in versione ruvida, con barba incolta da uomo che non deve chiedere (chissenefrega dell'eroe romantico: *Lui* rende molto meglio nei panni dello sciupafemmine, e spero che Yash non abbia esagerato con lo zucchero). Da non sottovalutare l'ondata di commozione suscitata dal decesso improvviso di Yash Chopra,  avvenuto il 21 ottobre 2012, e che ha etichettato JTHJ come l'ultimo lavoro dell'uomo più potente di Bollywood. Le aspettative sono dunque altissime, e, a meno che il film non si riveli orribile, il concorrente Son of Sardaar dovrà faticare parecchio per farsi notare. Vi propongo, oltre al trailer, i video dei brani Jiya Re, Saans, Challa, Ishq Shava e Heer.
Vedi anche Jab tak Hai Jaan: prima mondiale, 14 novembre 2012

Aggiornamento del 15 novembre 2012: come sta procedendo la sfida del Diwali? È ancora presto per decretare il vincitore, ma in rete è già stato diffuso qualche dato certo. La contesa relativa al numero delle sale si è conclusa con 2.500 sale per JTHJ e 2.000 per SOS. Entrambi i titoli stanno incendiando il botteghino, e l'industria cinematografica di Mumbai ha un motivo in più per celebrare. È un testa a testa che vede primeggiare alternativamente JTHJ e SOS. Nei circuiti multisala sembra avvantaggiarsi JTHJ, nei cinema monosala è invece SOS ad avere la meglio. All'estero JTHJ ha strozzato il rivale (pare che in Nuova Zelanda sia entrato direttamente al numero uno nella classifica dei titoli più visti, battendo le pellicole locali e quelle hollywoodiane), ed anche negli USA i numeri generano entusiasmo. Ma SOS ha bruciato sul tempo JTHJ in Pakistan, ridisegnando la storia di Bollywood nel Paese confinante. Sembra inoltre che entrambi i titoli abbiano segnato il record di incassi nel primo giorno di distribuzione per entrambi gli attori protagonisti. Le recensioni, però, non sono proprio entusiastiche. Per JTHJ, il decesso improvviso di Yash Chopra ha indotto i critici a limitare il sarcasmo e ad addolcire il giudizio finale. Il risultato? Pezzi monotoni e tediosi. Traspare che JTHJ non sia piaciuto poi molto, ma, agganciato al filone del classico film romantico d'altri tempi, gli vengono perdonati diversi passi falsi.
Recensione di Raja Sen, Rediff, 13 novembre 2012, ***: 'A Yash Chopra drama that treads very familiar territory slickly - and a fair bit too slowly - but does so with an old-world sincerity that somehow makes most of it bearable. Rather like its leading man, who is often made to balance entire scenes on his dimples, grinning so wide his eyes appear closed. There are times in JTHJ when it's hard not to feel embarrassed for Shah Rukh Khan having to work with material this tedious - and yet he, despite the exaggerated show of youngness, manages inexplicably to charm. This is his film, and, against all odds, he works it well. (...) Katrina is the film's big surprise, providing a solidly competent performance in a role that could well have been reduced to farce. The lazy screenplay makes sure she kisses more than she gets to speak, which isn't a bad thing because she turns out pretty good with the silent moments. The actress brings a tenderness to the proceedings and emotes strongly, making sure her character - while unlikely, untimely and irrational - ends up real enough to root for. And yet it's not her film. Or even Yash Chopra's, really. JTHJ is all Shah Rukh, all the time. His character seems larger than the film, and Khan himself is in fine form even when the script deserves far less. There are times he seems out of place, certainly, but these are made up for by times where he grounds the narrative with one glare, with one scowl, with one kiss. The dude abides. As a swan-song for the master director, JTHJ might only be a middling effort. But then, sometimes, all we need is a Khan-song'.
Recensione di Mayank Shekhar, 13 novembre 2012: 'This is a romantic weepy. They are expressly made for women audiences the world over. Be warned. But you knew that all along. These barriers are mostly blurred. There’s an emotional woman inside every hardened man. No one should feel shy about letting it all out. Except that by the end of the saga, you worry less about the hero’s love and his wellbeing, and far more for the movie’s length. (...) After about three and half hours in the theatre, when you step out of JTHJ, you realise his last movie, at 80, clearly wasn’t quite his best, or even close to it. It would have been unfair to even expect that. But it did have shades of what we loved him for. You can instantly tell why he was still the youngest filmmaker around. This film may not survive him. There’s a huge legacy that will, and I know we will forever thank him for being'.

Le prime del 13 novembre 2012: Son of Sardaar

Finalmente anche quest'anno è arrivato il Diwali, che, per noi amanti del cinema indiano, significa soprattutto abbuffata di (speriamo) blockbuster (speriamo) divertenti e gustosi. Son of Sardaar sembra il classico film d'azione tutto da ridere. Il trailer è molto accattivante. Ajay Devgan pare godersela un mondo. Ad affiancarlo Sonakshi Sinha, Sanjay Dutt e Juhi Chawla. Ashwini Dhir dirige la banda di matti. La colonna sonora, composta da Himesh Reshammiya, è così così. I ritmi bhangra sono sempre irresistibili. Le canzoni mettono allegria però è come se mancasse qualcosa. Po Po Po, che offre un cameo di Salman Khan, è talmente demenziale da innamorarsene all'istante. Vi propongo anche i video dei brani Son of SardaarRani Tu Mein Raja e Yeh Jo Halki Halki Khumariya. Sulla carta SOS è il meno favorito nella sfida del Diwali rispetto al concorrente Jab Tak Hai Jaan, ma Devgan, che è anche il produttore della pellicola, ci ha già sorpreso nel 2008 con Golmaal Returns, nel 2009 con All the best - Fun begins (battendo al botteghino il costosissimo Blue, interpretato da Akshay Kumar, e Main Aurr Mrs. Khanna, interpretato da Salman Khan), e nel 2010 con Golmaal 3. Difficile che SOS possa risultare il cavallo vincente nei primi giorni, ma in quelli a seguire tutto dipenderà dal passaparola. Ajay, solitamente molto riservato, nelle scorse settimane ha innescato una polemica a causa della denuncia per concorrenza sleale (in termini di numero di sale cinematografiche prenotate per la distribuzione di JTHJ) presentata ai danni di Yash Raj Films. Per approfondire le motivazioni del gesto di Devgan, vedi l'intervista concessa dall'attore a Sonil Dedhia, pubblicata ieri da Rediff: Ajay Devgn: YRF has been lying at every point. Staremo a vedere e... vinca il migliore!

Aggiornamento del 15 novembre 2012: come sta procedendo la sfida del Diwali? È ancora presto per decretare il vincitore, ma in rete è già stato diffuso qualche dato certo. La contesa relativa al numero delle sale si è conclusa con 2.500 sale per JTHJ e 2.000 per SOS. Entrambi i titoli stanno incendiando il botteghino, e l'industria cinematografica di Mumbai ha un motivo in più per celebrare. È un testa a testa che vede primeggiare alternativamente JTHJ e SOS. Nei circuiti multisala sembra avvantaggiarsi JTHJ, nei cinema monosala è invece SOS ad avere la meglio. All'estero JTHJ ha strozzato il rivale (pare che in Nuova Zelanda sia entrato direttamente al numero uno nella classifica dei titoli più visti, battendo le pellicole locali e quelle hollywoodiane), ed anche negli USA i numeri generano entusiasmo. Ma SOS ha bruciato sul tempo JTHJ in Pakistan, ridisegnando la storia di Bollywood nel Paese confinante. Sembra inoltre che entrambi i titoli abbiano segnato il record di incassi nel primo giorno di distribuzione per entrambi gli attori protagonisti. Le recensioni, però, non sono proprio entusiastiche.