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23 settembre 2022

Festa del Cinema di Roma 2022

La 17esima edizione della Festa del Cinema di Roma si svolgerà dal 13 al 23 ottobre 2022. Vi segnalo, fuori concorso, il premiatissimo documentario All that breathes di Shaunak Sen. In cartellone anche What's love got to do with it?, film britannico diretto da Shekhar Kapur e interpretato, fra gli altri, da Shabana Azmi.

Aggiornamento del 22 ottobre 2022: What's love got to do with it? si è aggiudicato il premio Ugo Tognazzi per la miglior commedia, e verrà distribuito in Italia a partire dal 16 marzo 2023 - grazie a Lucky Red - col titolo What's love?. Trailer. Ricky Tognazzi si è complimentato nel suo profilo Twitter. Shekhar Kapur è attualmente a Roma. Vi propongo di seguito alcune fotografie.

Aggiornamento dell'11 marzo 2023: Lucky Red ha ideato una geniale promozione per il film. Domani, a Roma, si svolgerà l'evento Bollywood Experience, che prevede danze, musica, degustazioni, tatuaggi. La festa si concluderà con una parata che premierà i partecipanti con l'anteprima di What's love? (video).


Shekhar Kapur e Carlo Verdone

Shekhar Kapur, Andrea Occhipinti e Jemima Khan


28 luglio 2022

Giffoni Film Festival 2022

La 52esima edizione del Giffoni Film Festival si svolge dal 21 al 30 luglio 2022. In cartellone Chhello Show (titolo internazionale Last Film Show), pellicola in lingua gujarati diretta da Pan Nalin, in concorso nella sezione Elements +10, proiettata il 24 luglio (nella stessa data aveva chiuso l'Umbria Film Festival). Trailer.

Aggiornamento del 24 agosto 2023: Chhello Show era stato selezionato per rappresentare l'India agli Oscar, ma non era entrato nella cinquina. In compenso si è aggiudicato i National Award per il miglior film in lingua gujarati e per il miglior giovane attore (Bhavin Rabari). Da ieri è in distribuzione nelle sale italiane. Vi segnalo la recensione di Alessio Baronci pubblicata il 23 agosto 2023 da Sentieri Selvaggi: 

'Pan Nalin affronta da una prospettiva tutta particolare il suo rapporto con il cinema. (...) Non ha una storia già definita a cui appoggiarsi, (...) può agire sul racconto come vuole, può condurre le sue linee dove desidera, ma in un primo momento sembra avere non poche difficoltà a sviluppare il suo spazio operativo. Perché privo di veri ricordi a cui appellarsi Nalin insegue il suo personale Nuovo Cinema Paradiso in chiave bollywoodiana, arrivando a citare più o meno apertamente il classico di Tornatore. Così il racconto si adagia nel solco della più classica narrativa di formazione, scartando solo raramente dal seminato. Eppure (...) Nalin coglie un’intuizione affascinante. Perché la cinefilia di Samay [il protagonista] è straordinariamente fluida, affascinata dai grandi classici, certo, ma anche dal cinema pop indiano suo contemporaneo, dagli action della metà degli anni ’00, dagli horror, dai melò, come a voler ripensare la nostalgia al tempo presente, dimostrando come ancora oggi, in piena epoca digitale, il cinema possa creare mitologie, colpire ed ispirare lo spettatore. Last Film Show funziona comunque meglio quando accompagna il protagonista nella costruzione del suo proiettore artigianale. In questi momenti, Nalin trova la sua misura, in perfetto equilibrio tra uno sguardo tecnico, attento ai movimenti delle mani, ai meccanismi che regolano la creazione delle immagini, ed il tentativo costante di assecondare un sense of wonder essenziale ma d’impatto, concreto, fisico, con la pellicola, la luce solare, trattati alla stregua di un gioco, da manipolare, da piegare alle proprie esigenze. È un’altra idea di cinema antitradizionale, quella sfiorata da Nalin, diffusa, ribelle, piratesca, straordinariamente moderna ma il regista sembra non dargli troppo peso. Piuttosto si distrae, tratteggia stancamente le dinamiche della famiglia di Samay, perdendo l’occasione non soltanto di approfondire il suo discorso teorico ma anche di giocare davvero con le svolte della narrazione. Così lascia scivolare sul tessuto del racconto non soltanto certi felicissimi spunti quasi da film d’avventura per ragazzi anni ’80 ma anche alcuni timidi tentativi di riflettere sul passato coloniale dell’India (come l’invito, costante, rivolto ai piccoli protagonisti, di imparare l’inglese, la lingua dell’invasore, per poter migliorare la loro condizione). Eppure, giusto nel momento in cui il racconto pare rinchiudersi in spazi già noti (il passaggio dalla pellicola al digitale e la conseguente fine del sogno) Nalin raccoglie le forze per un ultimo, clamoroso scossone. Perché l’interruzione della rivoluzione di Samay sembra quasi un segmento cyberpunk, crudele, nichilista ad un occhio occidentale, teso tra la pressa che distrugge il proiettore e gli anonimi lavoratori che ricavano dalla pellicola dei braccialetti di plastica. (...) L’atto finale di un cinema smaterializzato, sempre più futuro, sempre più lontano dalla sala, immateriale, l’ultimo colpo di coda di un racconto dal passo grezzo ma lucidissimo quando ragiona sul destino del cinema'.



3 giugno 2022

Filming Italy Sardegna 2022

La quinta edizione del festival Filming Italy Sardegna avrà luogo dal 9 al 12 giugno 2022 a Cagliari. Fra i numerosi partecipanti che terranno dei seminari agli studenti, segnalo Kabir Bedi. L'attore indiano sarà inoltre a Roma il 15 giugno al Museo dell'Ara Pacis, e a Positano il 22 giugno ospite dell'evento Mare, Sole e Cultura 2022.

Aggiornamento del 21 giugno 2022: intervista video Kabir Bedi: "Sandokan, Gandhi, i Beatles e la morte di mio figlio: il romanzo della mia vita", Alvaro Moretti, Il Messaggero, giugno 2022. Nel testo di presentazione si legge: 'Al Messaggero e al suo paparazzo principe, Rino Barillari, Kabir Bedi, il Sandokan mitico dello sceneggiato tv del 1976, deve qualche fuga vantaggiosa dagli alberghi di via Veneto: frotte di donne e fan, la calca e lì ci vuole il talento del paparazzo per sfuggire alla morsa del successo. Sorride Kabir Bedi, ospite dell'Interrogazione del vicedirettore del Messaggero, Alvaro Moretti: perché entrando per la videointervista ecco che proprio Barillari spunta da un'auto in corsa a via del Tritone. "Sandokan!", lo chiamano tutti così. E quando in motorino un fattorino passa e lo riconosce ecco scattare un romanissimo: "Bada, Sandokan!".'

Sardegna 2022


Sardegna 2022


Kabir Bedi e Danny Glover

Kabir Bedi e Sarah Ferguson

Roma 2022


9 maggio 2022

Sguardi Altrove 2022

La 29esima edizione del festival Sguardi Altrove si svolge a Milano dal 10 al 15 maggio 2022. In cartellone Yere Yere Pausa (titolo internazionale Come come rain), film in lingua marathi diretto da Shafaq Khan. La pellicola era stata presentata l'anno scorso al Giffoni Film Festival.

12 aprile 2022

Festival del cinema africano, d'Asia e America Latina 2022

La 31esima edizione del Festival del cinema africano, d'Asia e America Latina si svolgerà a Milano dal 29 aprile all'8 maggio 2022. In cartellone Gaadi, film srilankese diretto da Prasanna Vithanage.

10 febbraio 2022

Sundance Film Festival 2022

L'edizione 2022 del Sundance Film Festival si è svolta dal 20 al 30 gennaio. In cartellone All that breathes di Shaunak Sen, opera che si è aggiudicata il World Documentary Grand Jury Prize. Il 3 febbraio 2022 Film Companion ha pubblicato una lunga intervista concessa dal regista a Sankhayan Ghosh, nella quale Sen, fra l'altro, dichiara: 'I’m deeply interested in the styles of (...) Gianfranco Rosi a lot in terms of how he shoots human, and Roberto Minervini in terms of how he comes out as a kind of hybrid between nonfiction and controlled spaces'. Shaunak Sen on his Oscar-nominated documentary All that breathes.

Aggiornamenti del 26 marzo 2023: All that breathes, in seguito proiettato fuori concorso a Cannes (clicca qui) e a Roma, è entrato nella cinquina dei titoli candidati all'Oscar senza purtroppo aggiudicarsi l'ambita statuetta.
Vedi anche:
- The triumph and tragedy of the Indian documentary, Rahul Desai, Film Companion, 19 febbraio 2022;