L'abito sfoggiato martedì da Lady Gaga all'aeroporto di Hong Kong è firmato dagli stilisti indiani Alpana & Neeraj. Il... ehm... copricapo è una creazione di Shilpa Chavan (marchio Little Shilpa).
10 maggio 2012
Lady Gaga e la moda indiana
Salone Internazionale del Libro 2012
L'edizione 2012 del Salone Internazionale del Libro si svolge a Torino dal 10 al 14 maggio. Amitav Ghosh è fra gli ospiti attesi alla manifestazione.
Aggiornamenti del 14 maggio 2012 - Vi segnalo il testo redatto da Ghosh dedicato al fenomeno dei blog, tradotto da Anna Nadotti e pubblicato ieri da La Repubblica. Di seguito un estratto:
'Il blogging cominciò a interessarmi solo quando aveva cessato di essere la cosa più nuova e incandescente. Fino a quel momento le sue potenzialità erano oscurate dalla tempestività che da esso si esigeva. Tutti i blog si occupavano del Qui-e-Ora. (...) Il formato sembrava voler mimare una concezione del "mondo reale" in cui i fatti e i sentimenti rotolano oltre lo spettatore come i detriti disordinati di un fiume in piena. (...) Il "look" costituiva la prova grafica di urgenza e autenticità. I post spesso erano concepiti per essere letti come dichiarazioni, o testimonianze, e le loro parole dovevano apparire come uscite di getto, sotto la spinta del tempo, di una profonda emozione, o di qualche incontenibile stimolo esterno. Ma quei giorni ormai sono lontani. Oggi la funzione di testimoniare e fornire aggiornamenti in tempo reale è stata assunta dalle reti sociali e dagli sms. (...) I blog non possono sperare di competere quanto a sveltezza e tempestività. Né possono competere con Facebook e Twitter come forum di discussione. (...) Solo dopo aver accantonato l'urgenza i blogger cominciarono a prestare più attenzione a ciò che fa del blog un particolare tipo di manufatto, un oggetto che viene forgiato con cura prima di metterlo in mostra. E proprio questo è l'aspetto più entusiasmante del blog: non la sua immediatezza, bensì il fatto che offre la possibilità di tornare a una forma più antica di rappresentazione, che permette di accostare senza soluzione di continuità parole e pittura o disegni, immagini e testo. (...) Venuta meno la pressione del Qui-e-Ora, è anche una delle poche forme virtuali ormai priva di scopi eminentemente pratici. (...) Uno degli aspetti più divertenti del blogging è che non ha bisogno di intermediari. È una forma di espressione che non richiede né ragione né ricompensa, né pubblico né causa - e come tale è quanto di più puro e piacevole si possa immaginare. (...) Nulla nel tenere un blog è sorprendente quanto il puro piacere di farlo'.
Vi segnalo infine Occupy Art!, testo pubblicato oggi da Ghosh nel suo sito, dedicato al movimento torinese dell'Arte Povera, arricchito da fotografie scattate dallo scrittore durante il suo soggiorno in Piemonte.
Argomenti:
AU CINEMA HINDI,
F LA REPUBBLICA,
INIT ARTE,
INIT MEDIA,
INIT SALONE LIBRO,
INIT SCRITTORI IN ITALIA,
LS AMITAV GHOSH
In focus: VFX segment
L'articolo In focus: VFX segment, pubblicato da Box Office India il 5 maggio 2012, analizza in modo dettagliato lo stato attuale della tecnologia indiana nel campo degli effetti visivi o VFX. Il settore è (tanto per cambiare) in rapida espansione, sia per quanto riguarda il cinema, che per la televisione e la pubblicità. Sino ad ora, le società VFX indiane hanno operato quasi esclusivamente per conto di aziende americane e inglesi, ma, grazie alla produzione di film e spot pubblicitari ad alto budget anche nel subcontinente, la domanda è in crescita da parte del mercato interno. Le aziende del settore sono circa quaranta, e il loro lavoro costituisce il 10% dell'intera torta di commesse VFX in outsourcing. La percentuale è in aumento per le richieste hollywoodiane. Ad esempio: Prime Focus ha collaborato in Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma, Tron: Legacy, Harry Potter e i Doni della Morte. In India la pubblicità è stata la prima a richiedere uno sviluppo dell'uso di tecnologia VFX, incoraggiata dall'accresciuta popolarità della fantascienza, seguita poi dal cinema, con Bollywood in testa (Ra.One), ma anche con titoli non hindi (Enthiran - tamil, Eega - telugu), malgrado i costi, pur economici per i clienti stranieri, siano ancora onerosi per le produzioni locali. Sino ad ora gli effetti visivi sono stati poco sfruttati nell'ambito delle pellicole in 3D. Si moltiplicano gli istituti scolastici che preparano i tecnici del settore.
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