11 luglio 2019

Salman Rushdie e Amitav Ghosh in Italia

Lo scorso giugno Salman Rushdie e Amitav Ghosh erano in Italia - rispettivamente a Napoli e a Capri - ospiti dell'evento Le Conversazioni. 
Video Museo Madre: Salman Rushdie
'Lo scorso 21 giugno, l'autore indiano naturalizzato britannico è stato ospite de "Le Conversazioni 2019", il festival della letteratura internazionale che da anni fa tappa a Roma, New York e Capri e che da quest'anno ha scelto il Museo Madre di Napoli, dove inaugurare il suo rapporto con la città partenopea. (...) Rushdie ha parlato ai nostri microfoni di diversi temi, dagli Usa di Trump ("Un tempo scrivevo del razzismo e della povertà in India, ora questo vale anche per le nazioni ricche") alla Brexit, dalla libertà di stampa fino al suo amore per i libri di Roberto Saviano ed Elena Ferrante. E, naturalmente, essendo "un'anima migrante", al tema delle migrazioni contemporanee: "Sono stato migrante sin dall'età di 14 anni. Lo sono stato in Inghilterra e lo sono tuttora negli USA. I migranti sono sempre un dono per le società che li accolgono." E l'Italia? Che posto occupa nel cuore di Mr. Rushdie? "Leggo ossessivamente i libri della tetralogia de L'amica geniale," ha dichiarato Rushdie ai nostri microfoni "trovo che sia una delle più grandi scrittrici dei nostri tempi".  Parlando di Elena Ferrante, bisogna quindi parlare di Napoli, la città che lo ospita per "Le Conversazioni". Città con cui Rushdie ha un rapporto che arriva da più lontano. "Sono stato qui dieci anni fa e la trovo meravigliosa". Alla città partenopea, dove si è raccontato intervistato da Antonio Monda davanti a un folto pubblico, assiepato sulla bellissima terrazza del Museo Madre, lo scrittore indiano ha dedicato i suoi pensieri quando ha "aperto" il videomessaggio che gli ha inviato Roberto Saviano e che ha strappato un po' di commozione al settantaduenne scrittore di Bombay: "Sono felice di saperti nella mia città, sarebbe bello vederti raccontare Napoli con la tua lingua straordinaria e la tua fantasia pirotecnica". (...) Di quei "Versi satanici" riparla ancora oggi Rushdie, dicendosi sicuro che ancora oggi un libro come quello "troverebbe editori coraggiosi pronti a pubblicarlo". Tema a cui si lega quello della libertà di stampa "messa in pericolo ovunque nel mondo, anche negli USA" e dei pericoli "che gli inglesi non hanno ancora compreso fino in fondo della Brexit".

Capri