Non è una novità che Bollywood avvicini il Pakistan all'India più della diplomazia. Questo articolo di Bharati Dubey, pubblicato oggi da The Times of India, espone i numeri del successo che l'industria cinematografica di Mumbai riscontra nel Paese confinante. Un estratto: 'Some experts say Pakistan is now one of Bollywood's top five overseas markets and could soon rival the business done in Australia. The ban on Indian films was lifted across the border in 2006, but things began really hotting up a year later. Riffat Siddiqi, a well-known distributor in Pakistan, said, "From the time the market opened up in 2007, Indian films became the source for rebuilding cinema in the country. Within just four years, the entertainment business grew by 300% at the box office." (...) Pakistan's film industry was able to release only 10 films last year, but there is a chance these numbers will go up. Pakistani film producer Sevy Ali said, "The government has made it mandatory for every mall that is being built to have a multiplex, which will help the business of cinema grow. We only released 10 films last year, but this year there will be 20." Incidentally, late last year there were calls from within the Pakistani film industry and media to ban Indian films so that local efforts would get a boost. (...) Bollywood's official foray into Pakistan may have been a recent occurrence, but despite the over 40-year ban, Bollywood, its icons, its music and its dancing have always remained an integral part of life in Pakistan. Yusra Askari, a mediaperson in Lahore, said, "Bollywood's impact appears everywhere, from the mainstay of a Pakistani wedding to street lingo." She added. "In the past decade, Bollywood-based artistic exchanges between India and Pakistan have initiated increased cultural interaction between the two countries. Bollywood has not only gained a huge fan following in Pakistan, it has often attracted aspirants and sometimes even Pakistani cricketing icons try their luck at filmdom".'
21 gennaio 2012
Fabio Cannavaro in India
Vi segnalo l'articolo India, la nuova frontiera del calcio. Da Pelè a Beckham e a Cannavaro, gli ambasciatori del pallone, di Giuseppe Baselice, pubblicato oggi da FIRST online. Di seguito un estratto: 'E la prossima frontiera? L’India. Il nastro lo sta per tagliare proprio Cannavaro, che (...) di fronte all’ultima offerta sta per rimettersi i panni, a lui congeniti, dell’ambasciatore del calcio e dell’Italia. È la Premier League indiana, primo campionato di calcio in un Paese dove praticamente non esiste (numero 158 del ranking Fifa). Una scommessa incredibile, e ovviamente ben pagata (si parla di circa un milione di dollari per tre mesi). (...) A partecipare al torneo, da febbraio ad aprile, saranno solo sei club, tutti della regione del West Bengala, intorno all’ex Calcutta, al confine col Bangladesh. (...) L’obiettivo calcistico (ambizioso) è quello di portare l’India ai Mondiali del 2022. Quello più immediato (realistico) è, parola degli organizzatori, di “riempire gli stadi, creare una nuova demografia del pallone e raggiungere i tifosi attraverso la tv”. (...) E non stupiamoci se l’anno prossimo, su qualche campo europeo, arriverà il nuovo fenomeno di New Dehli. Un Cristiano Ronaldo in salsa curry. Con la benedizione di Cannavaro'.
Argomenti:
AU CINEMA HINDI,
F FIRST ONLINE,
INIT MEDIA,
INIT SPORT,
V SPORT
Are Bollywood and foreigners inseparable?
Cosa sta cambiando nel rapporto fra il cinema indiano e le attrici straniere scritturate in India? Prova a spiegarlo questo dettagliato articolo di Amrah Ashraf pubblicato oggi da Brunch.
Iscriviti a:
Post (Atom)